lunedì 14 novembre 2011

Bebè a costo zero

bebè a costo zero
Avere un figlio costa e un bebè a costo zero sembra quasi una missione impossibile.  
Spesso sui giornali si leggono articoli sulle spese che le famiglie devono sostenere per i figli, soprattutto durante il primo anno di vita.
Pannolini, carrozzine e passeggini, omogeneizzati e farine, ciucci e biberon, fasciatoi, lettini, "maialini" mangia pannolini, box, palestrine, prodotti per l'igiene del bebè, vestitini, giochi,  ecc. comportano in effetti dei costi altissimi e del resto quando si aspetta un bambino è difficile orientarsi e capire veramente quali cose sono necessarie e quali sono invece bisogni indotti dalla pubblicità.
Nel libro "Bebè a costo zero. Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino" (ed. Il Leone Verde), di Giorgia Cozza, la questione viene posta sotto un'altra prospettiva: i nostri figli hanno bisogno di noi, non della vagonata di robe che possiamo acquistare per la loro cura. 

Sono infatti poche le cose di cui il bambino ha effettivamente bisogno per una crescita serena e armoniosa, e quindi si possono lasciare sugli scaffali dei negozi le cose inutili, non lasciandoci prendere dall' "ansia da corredino", come la chiama l'autrice.

Il taglio del libro è molto pratico, con proposte e soluzioni efficaci per orientarsi nel mare magnum degli acquisti senza alleggerire il portafoglio con acquisti inutili. 
Essendo una guida al consumo critico, non è utile solo a chi sta per avere un bambino, ma secondo me è utile anche a chi l'ha avuto da poco, per rivedere il proprio stile genitoriale e orientarlo maggiormente secondo natura.
Ci sono infatti tantissime informazioni su allattamento, gravidanza, svezzamento, nanna, giochi, igiene, ecc. , il tutto con un occhio di riguardo al rispetto per il nostro bel pianeta. 

Oltre alla consulenza di esperti in materia (pediatri, pedagogisti, ostetriche e psicologi), sono riportate per ogni capitolo le testimonianze di mamme e papà che hanno scelto una strada meno consumistica e più ecologica per crescere i propri figli.
Tra le varie "voci di mamma e papà", a pag. 116 trovate anche alcune righe con la nostra esperienza di autosvezzamento.

4 commenti:

  1. Ricorderò sempre la prima volta che sono entrata in un negozio per bebè. Ero incinta, di 7 mesi e mi sembrava che non mi dovesse servir nulla. Ma nel negozio c'era di tutto di più! Io e mio marito eravamo sconcertati, ma non abbiamo comprato nulla (tanto il mio seno sembrava quantomai rigoglioso e la mamma aprendo il baule delle mie cose era riuscita a riciclare di tutto di più). Cosa poteva servirci di più? Ancora oggi ridiamo quando ripensiamo a quella giornata (nota bene, non eravamo in un negozio vicino a casa, ma bensì a Innsbruck dove i parenti di mio marito avevano pensato bene di portarci vista la nostra poca intenzione di fare acquisti!!).
    In previsione di un secondo figlio vorrei farmi le coppette assorbilatte lavabili, ma non ho idea di come si facciano! Qualcuna di voi ne sa qualcosa?? Accetto volentieri consigli!Ciao

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  2. Per le coppette assorbilatte credo esistano molti tutorial in giro per il web, ma non dovrebbe comunque essere difficile per te che sai cucire così bene!

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  3. e' meraviglioso questo blog.... Per me che amo la semplcita' la natura il far crescere ed educare alla natura questo e' il posto adatto per una buona lettura :-) tanto piacere di conoscerti e....a presto:-)

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