martedì 30 novembre 2010

Avvento, tempo di attesa


Anno dopo anno il Natale ha sempre meno valore. Montagne di panettoni e pandori in bella mostra nei supermercati già ai primi di novembre, pubblicità insistenti di giocattoli e soprattutto profumi (il classico regalo che fanno i mariti che arrivano alla Vigilia senza essersi posti il problema di cosa potrebbe piacere alla propria moglie e quindi pensano di cavarsela così), luminarie e addobbi elettrici da far andare in tilt la produzione di una centrale atomica, babbi natale che penzolano ovunque... Tutto questo mi ha proprio stufato. Non ha niente a che fare con il Natale. E soprattutto con tutto questo baillame che inizia il giorno dopo i Morti, sembra che invece di un giorno il Natale duri due mesi. 

L'Avvento ahimè, non serve più a nessuno. Non si attende più nulla. Del resto siamo nella società del "tutto e subito", perchè attendere? E soprattutto cosa attendere, visto che tutto si può comodamente ottenere con il denaro? 
Eppure è così bello accendere settimana dopo settimana le candele della Corona dell'Avvento, che ha un significato bellissimo: un inno alla Natura, alla Luce, alla Fedeltà e alla Speranza.


Adesso che c'è Angela, c'è un problema in più. I regali di Natale. Devo per forza pensarci, perchè altrimenti sarà troppo tardi. Nella nostra famiglia cerchiamo di compiere scelte ecologiche, anche negli acquisti (quei pochi che facciamo). La plastica, materiale infernale, è ridotta al minimo indispensabile. 
Ma il Natale incombe e già mi immagino scenari apocalittici: bambole parlanti e plasticose, moto elettriche, vestiti che non riuscirà mai a sfruttare, winx e principesse dappertutto, computerini portatili per diventare dei sapientini.
Il problema è come dire a nonni/zii/amici/ecc. senza offenderli, che questi regali non sono graditi. 
Allora ho pensato di scrivere una letterina a Gesù Bambino (qui da noi passa lui con i regali) da parte di Angela. E che Babbo Natale me la mandi buona....

Caro Gesù Bambino,
tu sai che sono una bambina fortunata e non mi manca niente.
Però se vuoi farmi un regalino, sarei felice di ricevere un gioco in legno o in materiali naturali o una bella bambola waldorf oppure una slitta di legno per andare sulla neve con la mamma e il papà. 
Per favore Gesù Bambino, niente plastica, che poi una volta rotto bisogna buttare tutto nel bidone. E lascia perdere quei giochi in cui è già prestabilito come giocare e non posso usare la mia fantasia… Io voglio inventare i miei giochi!
Se non trovi dei giochi adatti, sai che mi piacciono molto i libri: passo le ore a sfogliarli, guardare le figure, farmi leggere le storie dal papà e dalla mamma. Anche gli strumenti musicali mi piacciono e vorrei imparare a suonarli.
Per quanto riguarda i vestiti, ho tutto quello che è necessario e anche di più. Eventualmente potresti prendere in considerazione di aumentare la mia dotazione di pannolini lavabili, che vanno benissimo per le mie chiappette delicate? O è brutto chiedere pannolini lavabili a Gesù Bambino? In tal caso mi servirebbero le mutandine esterne taglia 12 – 15 kg.
Grazie mille e Buon Natale anche a te

Angela

3 commenti:

  1. Che bella letterina! Io non me la sento di scrivere una letterina simile anche se mi piacerebbe dire a tutti che vorremmo solo cose fatte in casa, anche solo un bigliettino con una frase che esprima l'affetto che provano per noi. Vorrei che il Natale fosse uno scambio di amore e non di cose. Ai nostri genitori abbiamo chiesto vestiti, che abbiamo evitato ti comprare apposta, sia per noi che per Matteo...ovviamente ne abbiamo a sufficenza, come ogni cosa, ma qui è così umido che per asciugare i panni ci vuole una vita e i termosifoni per fortuna li accendiamo poco che almeno fa caldo. Per la scelta ecologica abbiamo appurato che in famiglia non è molto condivisa (della serie "fallo tu che sei brava e non rompere")e sono stufa di angosciare tutti, mi rovinerei le feste. Sono un pò stufa di vere i parenti sbuffare con gli occhi al cielo.

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  2. Eh io quest'anno ci provo, ma non so come andrà a finire... L'anno scorso Angela era troppo piccola e non c'era il problema. Spesso anch'io mi sento la rompi della situazione, anche se cerco sempre di motivare le mie scelte. Inoltre cerco sempre di usare una via di mezzo, di pensare bene quello per cui vale la pena tener duro e quello su cui si può cedere. Ti farò sapere come è andata!

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  3. Ciao, sono una tua nuova lettrice.
    Volevo complimentarti per il tuo blog ma soprattutto per il tuo stile di vita che condivido.
    Anch'io mi dedico all'orto e alla produzione in casa di tutto il possibile. Sono felice quando incontro persone che la pensano come me.
    Ti seguirò spesso ma non commenterò molto perché dedico pochissimo tempo ad internet.
    Ciao.
    A presto.
    Arcobaleno.

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